Autoproduzione, Casa naturale

Candele sostenibili fai da te

In questo periodo in Norvegia ogni giorno è ora più breve e più buio di quello precedente. Il diffusore è e rimarrà il modo migliore, più efficace e più sicuro per avere un aroma salutare in casa.

Tuttavia, in Scandinavia si accendono per mesi tantissime candele. Fanno compagnia e non esiste “Hygge” senza candele. Qui le chiamano “levende lys”, luce vivente, e si usano per creare un’atmosfera accogliente e spesso per dare inizio a qualcosa.
Le accendiamo a scuola per iniziare la giornata e condividere un pensiero positivo. Per raccontare una storia. Persino per iniziare il collegio docenti. E alla sera, per l’intimità e il relax in famiglia, o a cena con amici.
Le candele definiscono un momento, lo rendono più speciale. Accendere una candela vuol dire “Adesso mi dedico a te”.

Ci sono però due cose importanti a cui fare attenzione però: la prima è che il fuoco è davvero vivente, così soprattutto in queste case di legno ma non solo, dobbiamo ricordarci di guardarle e di spegnerle prima di allontanarci.
La seconda è scegliere le candele giuste, perché spesso sono di paraffina (petrolio) e con profumazioni sintetiche in una combinazione che è davvero meglio evitare: vale la pena per l’atmosfera hygge che amiamo tanto? Ci hai mai pensato?

Le candele “normali”

Le candele tradizionali sono praticamente sempre a base di stearina (grassi animali o vegetali) o paraffina (rifiuti di petrolio), e quest’ultima è davvero dannosa sia per l’ambiente che per noi. Quando la paraffina brucia, crea sostanze chimiche tossiche a base di benzene e toluene, entrambi noti agenti cancerogeni. Apparentemente, respirarli fa male alla salute quanto il fumo passivo.
Molte candele contengono anche coloranti e profumi artificiali, che possono rilasciare sostanze chimiche nocive. Insieme, tutte queste particelle tossiche – senza dimenticare la fuliggine – che vengono rilasciate nell’aria nelle nostre case hanno dimostrato di causare cose orribili come problemi ai polmoni, problemi cardiaci, cancro, malattie autoimmuni e allergie. Quindi dobbiamo cercare altre opzioni e fare scelte migliori.

Ecco alcune informazioni per orientarsi:

  • Diffidare sempre di candele i cui ingredienti non sono specificati
  • Evitare paraffina e ingredienti sintetici

Quali candele scegliere?

Le candele eco-compatibili hanno stoppini di cotone o legno e sono realizzate con ingredienti vegetali naturali, come cera di cocco, cera di colza, cera d’api o cera di soia. Se sono profumate, molte scontengono oli essenziali, ma non sappiamo di quali oli essenziali si tratti e se seguite questo blog da un po’, sapete che non sono tutti uguali… In ogni caso, sono costosissime: 15 euro per tre candeline che si consumano in un paio d’ore non sono una possibilità per noi. Così ho pensato di autoprodurle, del resto tanti lo fanno, giusto? La prima cosa è stata la scelta della cera: quale scegliere? Ne esistono di tre tipi:

Cere vegetali

La cera di soia ha un basso punto di fusione, è meno calda e più sicura dopo averla spenta, permette di realizzare candele da massaggio ma anche candele d’atmosfera. E’ molto facile da usare, non necessita dell’aggiunta di oli o burri e può quindi essere utilizzato da solo. Ideale per iniziare nella fabbricazione di candele.

Cera di cocco: Questa è presumibilmente la cera più pura, più ecologica e lussuosa usata oggi (quindi più costosa). Brucia lentamente e in modo pulito e diffonde molto bene il profumo. C’è qualcosa che le noci di cocco non possono fare?

Cera di colza: È naturale, rinnovabile e biodegradabile e brucia più lentamente, il che aiuta a distribuire meglio la fragranza. Scegli la cera di colza europea, perché in Europa le colture OGM sono illegali.

Possono essere utilizzate altre cere vegetali ma in combinazione con oli vegetali, burri e / o cera di soia: cera di mimosa, di riso, acido stearico… Sono ideali per indurire le candele e farle durare più a lungo. Si fanno colare nei contenitori e possono essere utilizzati in candele con forme particolari.
Tuttavia, dovrebbero essere evitati in una dose troppo alta (potrebbero causare crepe, cristallizzare, difficoltà di fusione o anche per candele stampate, difficoltà di sformatura, deformazione di stampi in gomma o plastica …

Cere animali

Poiché la cera d’api non è vegana, purtroppo non è per tutti. Tuttavia, è una cera naturale e biodegradabile che brucia lentamente e pulisce naturalmente l’aria neutralizzando le tossine. È senza fumo e fuliggine ed è assolutamente migliore nella sua forma naturale, incolore e profumata al miele. I colori differiscono tra le diverse cere a seconda di dove vissuto le api. Viene utilizzata in miscela con un olio vegetale al 10-20% minimo per evitare il fenomeno del restringimento e permette così di ottenere candele più tradizionali con un odore di miele molto gradevole e discreto.

Stearina: Molto spesso è composta da grassi sia animali che vegetali, il che non la rende vegana. Tuttavia, la stearina è sempre da preferire alla paraffina. E’ bene assicurarsi che le candele siano ecologiche e, se possibile, sceglierle senza contenitori in plastica o alluminio.

Cere minerali

Rientra in questa categoria la base più comune delle candele, la paraffina. All’inizio dell’industrializzazione la paraffina, un sottoprodotto del petrolio, ha rivoluzionato la composizione delle candele fino a diventare il leader assoluto in questo campo. E’ poco costosa, molto accessibile e facile da usare, ma è sintetica e ovviamente non rinnovabile.

Gli stoppini

Lo stoppino dovrebbe essere privo di piombo e metallo e realizzato con oggetti naturali e puliti come cotone, canapa o legno. Quelli qui sotto sono i più comuni, in cotone o legno, Per la mia esperienza, gli stoppini in legno sono molto carini e si può riutilizzare la base in metallo, ma la fiamma è più piccola.

Per queste candele ho optato per la cera di soia non OGM di Aroma-zone, che si può usare da sola ed è bianca al naturale.

Come fare le candele

  • Inserire gli stoppini nei contenitori. 
  • Sciogliere la cera a bagnomaria, poi  versarla nei vasetti in vetro riciclati da altre candele. Se si usa lo stoppino in cotone, tenerlo fermo con delle mollette.
  • Se si desidera profumare la candela con oli essenziali, aggiungerli qualche minuto dopo aver versato la cera nel contenitore.
  • Fatto! Nell’immagine sotto vedete una candela di stearina che ho trovato in casa e due candele in cera d’api che hanno fatto i bambini a scuola, semplicemente arrotolando della cera d’api intorno a uno stoppino, un’opzione molto adatta anche ai più piccoli perché non c’è bisogno di maneggiare niente di caldo.

Se preferisci, guarda il mio ultimo tutorial su YouTube.

Se si aggiungono gli oli essenziali

Questi sono alcuni suggerimenti:

Due precisazioni:

  • Ricorda che per sentire l’aroma, vanno aggiunte almeno 20-30 gocce di olio essenziale per ogni candela, una quantità notevole. In alternativa, puoi fare candele senza profumo e scegliere invece di diffondere gli oli nel diffusore, in questo modo mantengono tutte le loro proprietà benefiche, oltre all’aroma piacevole.
  • Se scegli di usare la cera d’api, ricorda di aggiungere un olio vegetale, ad esempio olio di cocco, in queste proporzioni:

75% cera d’api + 25% olio di cocco

Questo permetterà alla candela di bruciare meglio , senza creare un “cratere” intorno allo stoppino.

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Uno stile di vita più naturale e senza sostanze tossiche si costruisce un passo alla volta, e sono felice di questa possibilità. Se hai voglia di iniziare anche tu il tuo percorso con gli oli essenziali, puoi acquistare il tuo primo kit qui.

Per informazioni, scrivimi attraverso il modulo qui sotto!

A presto,

Elisabetta

2 thoughts on “Candele sostenibili fai da te

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