
Che cos’è un oleolito? Forse non tutti conoscono questo nome, ma è semplicemente un modo di estrarre dalle piante le loro proprietà attraverso un olio. Nella foto qui sopra vedete oleoliti di calendula, rosa canina e iperico, ognuno con il suo bellissimo colore e i suoi doni speciali. Ed è davvero alla portata di tutti, con qualche attenzione. Vediamo i passaggi.
La raccolta delle piante
Possiamo utilizzare piante aromatiche come il rosmarino e la lavanda, fiorite come iperico, calendula, lillà, rosa, camomilla…L’importante è che sappiamo che le piante che usiamo siano libere da pesticidi.
Possiamo scegliere di piantare quello che vogliamo usare, o dedicarci alla raccolta delle erbe spontanee: in questo caso, cerchiamo di raccogliere solo quello che ci serve, per non alterare l’equilibrio naturale. In alcuni casi, come l’iperico e l’achillea, le piante sono addirittura considerate “erbacce” da chi non ne conosce il valore!
E’ bene raccogliere in una giornata di sole e in tarda mattinata, così che i fiori siano bene aperti e che sui fiori e le foglie si sia asciugata la rugiada del mattino.
Cosa ci serve
- Erbe e fiori
- Olio vegetale (extra vergine di oliva o girasole, perché si mantengono e si possono usare in successive preparazioni a caldo)
- Vasetti di vetro fatti bollire e asciugati
Le piante spesso contengono acqua, così per sicurezza preferisco farle seccare in un sacchetto di carta. Ecco perché è bene raccogliere in una giornata di sole. Io sono del team “la natura è pulita” e non lavo i fiori, perché si rovinerebbero, così è importante guardare bene quello che si raccoglie e fare essiccare in un posto protetto, in cui il nostro prezioso materiale non prenda polvere o venga in contatto con altro. Trovo che al buio mantenga anche un colore migliore.
Come procedere
Con i fiori e le erbe secchi, si calcola una proporzione di 1:10, cioè una parte di pianta e dieci di olio.Con il materiale fresco io faccio solitamente 1:2, cioè riempio metà vasetto e poi lo ricopro con l’olio. In ogni caso, l’importante è che il materiale sia completamente ricoperto dall’olio.
A questo punto, chiudiamo il vasetto, non completamente per permettere all’umidità di uscire, e lo mettiamo al sole. C’è anche chi preferisce il buio, ma io penso che il calore aiuti l’estrazione delle proprietà della pianta, così metto i miei vasetti sul davanzale della finestra. (Tenete presente che vivo in Norvegia, in cui fa sicuramente meno caldo, per cui se sono giornate caldissime e temete che l’olio si irrancidisca, mettete pure i vostri vasetti all’ombra a temperatura ambiente).
Aspettiamo 40 giorni, poi filtriamo per eliminare fiori e foglie e il nostro oleolito è pronto! Possiamo utilizzarlo così com’è, oppure per preparare unguenti e creme, arricchirli con gli oli essenziali, ci sono tante possibilità.
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Alcune erbe che possiamo usare per preparare gli oleoliti:
- Arnica
- Calendula
- Pepe
- Camomilla
- Stellaria
- Echinacea (foglie e radici)
- Zenzero
- Lavanda
- Ortica
- Iperico
- Timo
- Achillea
Fammi sapere se provi a fare un oleolito quest’estate!
Se ti fa piacere conoscere di più sulle erbe e gli oli essenziali e vuoi iniziare il tuo percorso con il mio supporto, puoi scrivermi a laviaaromatica@gmail.com oppure puoi seguire questo link.
A presto!
Elisabetta
[…] erbe, preferibilmente secche per evitare problemi di muffe. Qui trovate un post che vi guida nella creazione di un oleolito. In alternativa, si possono acquistare oleoliti già pronti per fare […]