Emozioni, Oli essenziali e yoga

Il sesto chakra: il terzo occhio

6. chakra terzo occhio

In questo percorso attraverso i chakra abbiamo imparato che essi sono dei centri di energia allineati lungo il nostro corpo e che influenzano tutti gli aspetti della nostra vita, sia fisicamente, che mentalmente ed emotivamente.

In sanscrito il sesto chakra è chiamato Ajna, che significa seguire, obbedire, sapere, percepire o più letteralmente “centro di monitoraggio, o di comando”. Fisicamente, le zone di riferimento sono la ghiandola pineale, la ghiandola pituitaria, il cervello, le orecchie, gli occhi ed il naso.

Il nostro terzo occhio è stato studiato molto, e ci sono tanti scritti da consultare. La ghiandola pineale a cui è collegato, ha le dimensioni di un pisello e si trova nella parte centrale del cervello, dietro agli occhi; alcune ricerche affermano che sia fatta quasi della stessa sostanza di questi ultimi. La sua lunga storia attraversa secoli, religioni e continenti ed è stata spesso rappresentata in mano agli dei, nella forma di una pigna. Il filosofo francese Cartesio (1596-1650) ne parlava come della “sede dell’anima” e la riteneva il punto in cui l’anima ed il corpo si incontrano.

Il terzo occhio è il chakra della saggezza e dell’intelletto, per vedere e comprendere i diversi aspetti delle situazioni e degli eventi. E’ l’area di consapevolezza per il corpo celeste, collegato alla visione chiara, l’ispirazione, l’intuito, la comprensione, l’accesso alla versione superiore di se stessi e la realizzazione del proprio potenziale. E’ il punto in cui gli sciamani e i visionari si basano per aprire le porte delle vite passate, per i viaggi astrali, per percezioni extrasensoriali.

E’ il chakra dei sogni che ci danno una guida da seguire, e quello che ci permette di ricordarli da svegli. La ghiandola pineale produce la serotonina, che regola il sonno, e la melatonina, che regola i ritmi circadiani.

Quando il sesto chakra è in equilibrio, c’è chiarezza di pensiero e di prospettiva, intuito, e consapevolezza che gli eventi della nostra vita sono simbolici, o lezioni da cui imparare. Si ricordano i sogni, se ne contempla il significato, le opinioni sono flessibili. Spesso chi ha il terzo occhio in equilibrio è profetico, telepatico e non ha paura della morte, perché la considera un’estensione della vita in un altro regno.

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foto Chakras

Come per gli altri chakra tuttavia, si verificano degli squilibri, sia in eccesso che in difetto. Si possono manifestare con mal di testa, problemi alla vista o all’udito, al sonno e alla capacità di rilassarsi. Chi ha il terzo occhio in equilibrio, inoltre, fatica a tollerare le situazioni in cui vedono comportamenti diversi da quanto sanno essere giusto e in cui c’è un clima violento. Il terzo occhio ci porta all’autovalutazione, all’esplorazione delle abilità intellettuali, all’apertura alle idee degli altri, alla capacità di imparare dalle nostre esperienze e all’intelligenza emotiva. Il suo equilibrio è importante per riuscire a vedere noi stessi, gli altri e le situazioni con chiarezza e per la correttezza dei nostri processi mentali.

Spesso i fraintendimenti, che magari ci portano sofferenza, potrebbero essere dovuti all’incapacità di vedere diverse verità. Possiamo prendere decisioni senza essere riusciti a prendere inconsiderazione tutti gli aspetti. Il terzo occhio ci aiuta ad avere il dono del discernimento e ad essere presenti nel momento che stiamo vivendo.

Quando c’è equilibrio, si è aperti, disposti a ricevere una guida, a vedere se stessi nel mondo, a vedere gli altri senza giudicarli, non avere un attaccamento eccessivo alle cose materiali, ci si sente realizzati, in contatto con se stessi, con il proprio sentire e il proprio intuito e si riflette prima di parlare ed agire.

Quando il funzionamento è scarso, la persona può essere estremamente passiva, incapace di autodisciplina, senza forza di volontà, estremamente sensibile all’energia degli altri, avere paura del successo e non essere in contatto con quello che sente o pensa veramente. Possono esserci ricordi negativi o repressi, incapacità di vedere le conseguenze delle proprie azioni.

Quando funziona in modo eccessivo, la persona può essere manipolativa, orgogliosa, egoista, rigida anche nella religiosità. Possono in casi estremi manifestarsi incubi, idee deliranti, incapacità di cogliere i fattori importanti nell’analisi maniacale dei dettagli.

Se ci riconosciamo in alcuni di questi aspetti, possiamo provare a bilanciare questo chakra così importante. Come per i chakra precedenti, si può agire in diversi modi. Uno importante, oltre a quelli sotto elencati, è il sonno adeguato.

Oli essenziali

  • Salvia Sclarea (Clary Sage): L’olio della chiarezza e della visione. Dissipa  Bilderesultat for clary sagel’oscurità e l’illusione, aiuta a vedere oltre i propri orizzonti limitati incoraggiando ad aprirsi a nuove idee e prospettive. Può aiutare in un momento di cambiamento, in cui una crisi è necessaria per guarire e vedere possibilità a cui non si aveva pensato. Clary Sage aiuta anche a superare blocchi creativi, guidando ad eliminare le distrazioni e a trovare uno spazio di vuoto e di silenzio, in cui la creatività può trovare la sua espressione e si possa chiarire la propria visione, o progetto. Guida spiritualmente ad riconoscere i propri doni, a sviluppare il dono del discernimento e a vedere le cose terrene in modo spirituale. E’ conosciuta ed utilizzata anche per i suoi effetti sull’equilibrio ormonale, che possono portare confusione mentale. La ghiandola pituitaria in effetti è responsabile degli ormoni del nostro corpo, indicando un’altra connessione possibile.
  • Maggiorana: L’olio della connessione. Amata da Afrodite, la maggiorana ha un
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    Heirloom gardener

    profumo dolce ma terreno e pulito, che solleva l’umore e lo spirito. Favorisce anche il sonno ristoratore, che è cruciale per il terzo occhio. Aiuta chi ha difficoltà a fidarsi o creare relazioni basate sulla fiducia, chi si chiude  in se stesso evitando di incontrare altre persone per proteggersi o anche inconsciamente sabotando i propri rapporti per paura, anche se ha il desiderio di portarli avanti. La maggiorana rivela questi schemi, queste barriere, ed aiuta a guarire da ferite passate. Addolcisce il cuore e favorisce l’apertura e la fiducia, in modo da potersi di nuovo aprire all’amicizia e all’amore.

  • Sandalwood: L’olio della devozione sacra. Il legno di sandalo porta un senso di calma e di chiarezza, aiutando sia collegarsi alla terra che elevarsi spiritualmente. E’ indicato per ogni tipo di
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    Life and Soul magazine

    preghiera e meditazione o rituali religiosi. Insegna il rispetto e la riverenza ed è stato usato per secoli per calmare la mente, trovare la pace nel cuore e preparare lo spirito per incontrare Dio. Insegna la devozione e il sacrificio, a mettere sull’altare le cose materiali per poter progredire spiritualmente; porta a comprendere dove si è riposto il cuore e a rivedere le proprie priorità per allinearsi con la volontà divina. Aiuta a mantenere in silenzio la mente per sentire la voce quieta dello Spirito, ad andare oltre i propri livelli di conoscenza e capacità. A coloro che sono pronti ad abbandonare i desideri di ricchezza, popolarità e bisogno di ammirazione, il sandalo insegna l’umiltà, la devozione e l’amore per il Divino.

  • Lavanda: L’olio della comunicazione
  • Rosmarino: L’olio della conoscenza e della transizione. Il rosmarino insegna che
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    Gourmet garden

    la vera istruzione avviene attraverso qualcosa di più grande della mente umana. Incoraggia a guardare le cose in modo più approfondito di quanto normalmente si farebbe e a cercare l’ispirazione. Quando si studia, aiuta ad espandere le proprie facoltà, a ricevere nuove informazioni e vivere nuove esperienze. Nei momenti di transizione, il rosmarino aiuta a vedere le cose in maniera spirituale e a fidarsi di un potere più alto.

Pietre

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foto Crystal Guidance

Ametista, lapislazzuli, sodalite, pietra di luna, si possono applicare sul terzo chakra durante la meditazione, o tenere vicine quando ci si vuole concentrare su di esso.

Meditazione

E’ sicuramente un buon punto di partenza, volendo sostenuta da oli essenziali e/o pietre. E’ consigliato meditare sotto la luce naturale, sia del sole che della luna, concentrandosi sul respiro e sull’area del terzo occhio. Si può pensare al colore viola in quel punto e con il tempo, si aprirà. Si può usare la meditazione per bilanciare tutti i chakra, visualizzando i diversi colori, o oggetti di quei colori.

Alimenti

Gli alimenti che nutrono il terzo occhio sono quelli blu e viola, ma anche quelli marroni come il cioccolato, o il cacao, semi oleosi e frutta secca proteica e fagioli. Vengono consigliati anche l’aceto di mele e alimenti ricchi di clorofilla.

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NB: Questo post ha scopo puramente informativo e non si propone di diagnosticare, curare, trattare o prevenire alcuna malattia.

Bibliografia: Emotions and essential oils, Golden Poppy, The Herbal academy, Cure Naturali, Vcomevittoria.

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