(foto Green is good)
In diverse culture la medicina tradizionale parla dei chakra, definiti come dei centri energetici che ricevono e ridistribuiscono il flusso della forza vitale al corpo, allo spirito e alla mente. Sono ormai conosciuti anche da noi e io stessa ho seguito un corso di yoga dedicato a questo tema, consapevole che quando si sceglie la strada del benessere olistico, molte cose sono collegate. Devo dire che da allora penso spesso a questo aspetto quando osservo e mi osservo, quando cerco di capire e quando scelgo gli oli essenziali per me o li consiglio ad altri, quindi ho pensato di scrivere qualcosa su questo aspetto. Non sono un’esperta, ma mi fa piacere condividere la mia esperienza.
Chakra è una parola che significa (in sanscrito) ruota, o cerchio, ed esprime l’idea di energia in movimento, in senso rotatorio, che nella tradizione indiana vengono raffigurati come fiori di loto, di diversi colori e con un diverso numero di petali. Come si vede dalla figura, si trovano sulla colonna vertebrale e dal secondo in poi sia sulla parte anteriore che posteriore del corpo.
Come in ogni cosa, si parte dalla base, con i nostri bisogni umani fondamentali, e poi saliamo più in alto: i primi chakra sono più vicini alla terra, agli aspetti più concreti della vita, mentre quelli superiori si riferiscono maggiormente alla sfera spirituale e mentale, rappresentando la persona anche come collegata a terra e cielo. Quando i chakra non sono allineati, o sono bloccati, gli aspetti corrispondenti della nostra vita possono presentare delle difficoltà. Imparando le associazioni dei chakra con i diversi organi e i settori della nostra vita, possiamo aiutare ad aprirli sbloccarli, riportarli in equilibrio utilizzando esercizi, oli essenziali, erbe, colori, alimenti, pietre.
Mi piace molto questa possibilità e soprattutto la consapevolezza che si trova lavorando con e su noi stessi, riflettendo su esperienze passate che magari abbiamo dimenticato, risvegliando emozioni e forse rivivendole con una maturità diversa. Credo molto nell’aiuto di psicologi e altri professionisti, ma penso anche che a volte la nostra crescita interiore possa aiutarci a superare delle difficoltà, a perdonarci e perdonare, a guardare a noi stessi con tenerezza, ad accogliere l’aiuto che arriva con gratitudine, a sentirci parte di un flusso energetico che va dagli altri a noi, da noi agli altri, dal cielo alla terra e dalla terra al cielo passando attraverso le persone e tutti gli esseri viventi, animali, piante, anche le pietre. (Non ci avevo mai pensato, ma ad un certo punto a scuola mi sono trovata a dover insegnare geologia e mi sono innamorata della storia della terra, di come dei detriti abbiano formato le montagne, di come dentro ai vulcani si formino delle meraviglie, e ho capito che anche le pietre hanno un’energia e ognuna è unica!)
Nel corso che ho seguito, l’insegnante ci proponeva un chakra ogni settimana e ci mostrava degli esercizi da fare, poi ci spiegava quali oli essenziali utilizzare, quali cibi, quali colori potevano influenzarli e su quali di essi concentrarci durante la settimana. Ho seguito diligentemente, più che potevo, ed è stato piuttosto chiaro dove c’erano delle cose da sistemare. Ho avuto tanti sogni, emozioni diverse e più intense, reazioni che non sono abituali per me con alcuni chakra, e alla fine, dopo averci lavorato, un grande senso di pace e di equilibrio. Non sono andata volutamente a ripescare dei ricordi, non ho riflettuto su problemi da risolvere, mi sono solo affidata e ho seguito un percorso, accettando e accogliendo quello che succedeva durante il cammino, guardandomi da dentro, ma anche da fuori, a volte anche con le persone che stavano facendo lo stesso percorso. Penso che questa crescita interiore e soprattutto spirituale, non definitiva ma comunque in movimento, sia il regalo più grande che possiamo farci, ognuno secondo la strada che sente più vicina al proprio modo di essere. Non ritengo che lavorare sui chakra influisca o si trovi in opposizione con la fede o le credenze religiose, ne’ con le eventuali terapie tradizionali mediche o psicologiche che si possono seguire, ma che al contrario le completi, dandoci degli strumenti ulteriori per comprendere noi stessi, le nostre scelte e le nostre difficoltà.
Per non scrivere un post troppo lungo, lascerò questo come introduzione e suddividerò i chakra e gli oli per ognuno in post diversi, seguendo l’ordine dal primo al settimo.