Sul blog scientifico di doTERRA sono apparsi alcuni articoli, potremmo dire delle “lezioni” molto basilari sulla chimica, che ci aiutano a capire i fondamenti degli oli essenziali. Ho pensato che fosse importante tradurli per aiutarci a lavorare meglio.
La chimica e’ la spina dorsale della vita sulla terra ed e’ presente nel mondo che ci circonda. Ogni volta che facciamo bollire o congelare l’acqua, vediamo le foglie che cambiano colore in autunno o laviamo le mani con il sapone, assistiamo ad un fenomeno chimico. Spesso la chimica e’ collegataa qualcosa di negativo o innaturale. In realta’, tutto e’ costituito da elementi chimici! Questi elementi sono cio’ che permette alle sostanze di mantenere le loro proprieta’, reagire all’ambiente, o indurre risposte psicologiche. Nel caso degli oli essenziali, il profilo chimico e’ quello che ne determina il meccanismo di azione e le funzioni nel corpo umano.
La chimica sembra sopraffare, o intimidire, chi non ha una formazione specifica; tuttavia, la sua complessita’ non dovrebbe scoraggiare nessuno dall’avventurarsi in questo mondo. Una conoscenza di base ci permette di comprendere le caratteristiche delle diverse classi dei costituenti degli oli essenziali, e quindi migliorarne il protocollo di utilizzo, fare sostituzioni quando e’ necessario ed assicurare la sicurezza nell’uso e nell’applicazione. I benefici di una conoscenza delle basi della chimica non hanno prezzo e saranno uno strumento importantissimo nella vostra avventura con gli oli essenziali.
La cimica organica studia l’atomo di carbonio. Mentre potrebbe sembrare semplice studiare solo uno dei molti elementi presenti in natura, l’atomo di carbonio e’ in realta’ fondamentale, potremmo dire la base chimica di utta la vita conosciuta! Altri elementi come idrogeno, ossigeno, azoto e zolfo sono importanti, ma meno frequenti del carbonio.
La singola unita’ di un elemento e’ chiamata atomo. Al centro dell’atomo c’e’ il nucleo, che e’ composto da due tipi di particelle subatomiche: i protoni (particelle con una carica positiva) e i neutroni (particelle co una carica neutra). Gli atomi sono considerati elettricamente neutri perche’ hanno anche particelle con carica negativa, chiamate elettroni, che girano attorno al nucleo. La carica dei protoni e degli elettroni si bilanciano l’un l’altra, assicurando che un atomo non abbia cariche preponderanti.
Gli elettroni sono considerati le particelle piu’ importanti dell’atomo perche’ ne determinano l’abilita’ di formare legami chimici. Invece di trovarsi all’interno del nucleo (insieme a protoni e neutroni), gli elettroni si trivano in una sorta di nuvola che circonda il nucleo. Immaginiamo gli elettroni come “a strati”. In base al numero di elettroni in un atomo, ci saranno piu’ o meno strati perche’ ogni strato puo’ contenere solo fino ad un massimo di 8 elettroni. Lo strato piu’ vicino al nucleo sara’ il primo a riempirsi prima di aggiungere elettroni negli strati successivi e piu’ esterni.
Non importa quanti elettroni un atomo abbia, i legami chimici riguardano soltanto gli elettroni nello strato piu’ esterno, che e’ comunemente chiamato “guscio di valenza”. Gli atomi sono piu’ stabili quando il loro guscio di valenza e’ completamente occupato da elettroni, cioe’ quando ne sono presenti 8 in totale. I legami permettono all’atomo di condividere, lasciare o accettare elettroni al fine di creare un guscio di valenza pieno e, di conseguenza, aumentarne la stabilita’.
La struttura di base di utte le molecole organiche e’ cio’ che viene chiamata “catena di idrocarburi”. Questa consiste di una serie di atomi di carbonio legati tra loro, con gli spazi dei legami “riempiti” con idrogeno. La struttura di questa catena cambia in base al tipo di composto – puo’ essere una catena o un anello, diritta o ramificata. I legami tra gli atomi di carbonio e idrogeno sono molto stabili, rendendo gli idrocarburi chimicamente non reattivi.
Connessa a una catena di idrocarburi, una molecola organica puo’ avere un gruppo funzionale o un gruppo composto di atomi non di carbonio, ad esempio ossigeno, azoto o zolfo. I legami tra gli atomi di carbonio e gli atomi funzionali sono molto meno stabili, per cui questi diventano piu’ reattivi. In altre parole, questi gruppi vengono chiamati “funzionali” perche’ tutto cio’ che fanno e’ accrescere la reattivita’ dell’atomo e di conseguenza dare alle molecole una specifica funzione. Anche se inizialmente puo’ sembrare che ci siano infinite combinazioni di atomi che possono crearsi per formare le molecole, esistono in realta’ in natura soltanto alcuni comuni modelli di strutture chimiche. nel diagramma vedete i tipi piu’ comuni di gruppi funzionali. La maggioranza di questi gruppi si trovano anche negli oli essenziali.
A presto per la seconda lezione!