Autoproduzione, Ricette veg

Sciroppo di rosa canina – Ricetta di Ma Ingalls

In primavera e estate vado sempre alla ricerca di piante da raccogliere per fare oleoliti e la rosa canina è una di quelle che preferisco. Quell’olio profumato di rosa è così avvolgente e nutriente! E’ importante raccogliere un po’ di fiori (o di altre piante) in posti in cui crescono naturalmente e non siano stati spruzzati con pesticidi, lasciando sempre il necessario perché la maggior parte delle piante concluda il ciclo di vita e arrivi al seme. In questo modo rispettiamo la natura, gli insetti e l’equilibrio dell’ecosistema.

Quando le rose sfioriscono, torno a raccogliere le bacche. Quest’anno ne ho anche piantate un paio, vediamo cosa succederà! Ho fatto seccare una parte delle altre per farne tisane e ho usato il resto per fare questo sciroppo.

Conosciamola meglio

Se siete come me amanti delle tisane, vedrete che le bacche di rosa canina sono presenti in molte di esse. Probabilmente è perché contiene tanta vitamina c, flavonoidi e carotenoidi che supportano il nostro sistema immunitario. Nell’antichità era l’unico tipo di rosa conosciuta e solo successivamente si è arrivati alla rosa più elaborata che conosciamo oggi attraverso incroci e ibridazioni.

Il suo nome sembra derivi proprio dal fatto – descritto da Plinio nella sua Storia Naturale – che le sue bacche venivano usate per curare la rabbia causata dai morsi del cane ammalato.

Le bacche (il termine scientifico è cinorrodi) si raccolgono in autunno o in inverno, dipende dalla località in cui ci si trova – in Norvegia sono pronte già a settembre. Una volta raccolte, si possono fare seccare per tisane o tinture, eliminando quelle rovinate, o preparare marmellate o sciroppi. Il calore tende a fare diminuire il contenuto di vitamina c, per cui vorrei provare anche a fare una tintura o un macerato glicerico, ma vi farò sapere quando l’avrò sperimentato.

Questa ricetta viene dal libro Little House Cookbook, ed era preparata da mamma Ingalls. Perché tutti gli amanti dellaCasa nella Prateria sanno che la serie è tratta da una storia vera ed è la biografia di Laura Ingalls Wilder, vero?

PDF Online The Little House Cookbook: Frontier Foods from Laura Ingalls  Wilder's Classic Stories by Barbara M. Walker Ebook Download - Manoel Orrell

In passato c’era maggiore conoscenza delle erbe e piante spontanee e si preparavano rimedi a casa, forse faceva parte della vita e del ciclo delle stagioni. Credo che quando recuperiamo ricette antiche e riscopriamo il valore delle piante salutari, stiamo preservando delle conoscenze e delle tradizioni importanti, insieme alla nostra salute.

Qualche parola sullo zucchero

In questa ricetta Ma Ingalls parla di zucchero. Potete scegliere quello che preferite, o anche sostituti, o miele se volete. Tenete presente che la consistenza può cambiare. Io ho usato metà sciroppo d’acero e metà zucchero di fiori di cocco, il risultato è abbastanza liquido.

Come si usa lo sciroppo? Potete metterlo sui pancakes, sul gelato, sullo yogurt, usarlo nella farcitura di una torta… Una volta filtrato, le bacche possono andare in una tisana golosa, un frullato o un porridge, o su un crumble 😋

Ingredienti:
4 bicchieri d’acqua
1 bicchiere di dolcificante
1 bicchiere di bacche di rosa canina essiccata o mezza di bacche fresche
Istruzioni:
In una casseruola di medie dimensioni, portare a ebollizione l’acqua e lo zucchero.
Mescola spesso per sciogliere lo zucchero. Lasciar bollire per 3-4 minuti, finché non inizia ad addensarsi.
Aggiungere la rosa canina, spegnere il fuoco e coprire la pentola.
Lasciare in infusione la rosa canina per 15 minuti. Filtrare e scartare i cinorrodi usati.
Se lo si desidera, tornare sul fornello a fuoco medio per addensare di più, mescolando continuamente.
Conservare in frigorifero in un barattolo ben coperto per un massimo di 4 settimane.

Fatemi sapere se provate!

3 thoughts on “Sciroppo di rosa canina – Ricetta di Ma Ingalls

  1. Ciao! Mi interessa molto questa ricetta, è la prima volta che ne vedo una dove non bisogna stare a pulire i semini. Vorrei chiederti conferma: non danno nessun effetto urticante? Neanche usandone gli scarti dopo aver filtrato? Grazie!
    Ps. Aspetto notizie sul macerato glicemico!

  2. Ciao! Mi interessa molto questa ricetta, è la prima volta che ne vedo una dove non bisogna stare a pulire i semini. Vorrei chiederti conferma: non danno nessun effetto urticante? Neanche usandone gli scarti dopo aver filtrato? Grazie!
    Ps. Aspetto notizie sul macerato glicemico!

    1. Ciao Chiara! Mi dispiace, l’avevo dato per scontato, i semini vanno tolti anche qui 😏

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