
Il secondo appuntamento con le feste dell’anno della scuola Steineriana (o scuola Waldorf) cade l’11 novembre, il giorno di San Martino.
E’ una serata di meraviglia, bellezza e ispirazione nelle scuole Waldorf di tutto il mondo, in cui si commemora San Martino e si riflette su come siamo tutti esseri umani qui sulla terra.
E’ un momento semplice, riverente, in cui i bambini possono svolgere il loro ruolo: portare la luce nel buio, e nel mondo. Camminando in silenzio su un sentiero. portano le lanterne che hanno creato e cantano versi che incoraggiano ad essere una luce, per se stessi e per gli altri. Si celebrano la speranza, la gentilezza e la chiamata ad essere di aiuto agli altri.
La Luce dentro di noi
Camminando, possiamo chiederci: “Quale luce – quali doni, talenti, capacità – ho da condividere con la mia famiglia, i miei amici, ma mia comunità? Come adulti,possiamo anche chiederci come stiamo guidando i piccoli nel loro percorso di vita, con amore e comprensione. Possiamo farci ispirare dal sentiero delle lanterne per portare quella luce, che vive in ognuno di noi, e i doni che ognuno porta con sè al mondo. Per supportare questa riflessione, possiamo usare l’olio essenziale di Melissa, che è proprio l’olio della Luce.
La storia di San Martino
Tanto tempo fa, viveva un uomo di nome Martino. Era un uomo gentile. Un giorno, in cammino verso la città di Amien, osservava e ringraziava per la natura, gli alberi che si muovevano nella brezza leggera, e il canto degli uccelli. Sentiva il sole scaldargli le spalle e splendere in cielo.
Una volta entrato nelle porte della città, il sole si ritirò ed iniziò a fare buio. Martino accese la sua lanterna e proseguì il suo cammino, finché incontrò un uomo steso a terra, tremante dal freddo, con pochi vestiti leggeri addosso. Martino si tolde il mantello, lo strappò in due e ne diede una parte all’uomo tremante di freddo. Gli diede anche la sua lanterna, così che potesse avere calore e luce.
Arrivò al posto in cui avrebbe passato la notte e si stese a letto per riposare. Durante la notte fece un sogno. Ebbe la visione di un angelo che gli disse: “Grazie di avere donato metà del tuo mantello e la tua lampada a quell’uomo, di avergli regalato luce e calore. Il tuo nome sarà d’ora in poi San Martino”.
Martino continuò a regalare vestiti a chi aveva freddo, cibo a chi aveva fame, e luce a chi ne aveva bisogno, per il resto della sua vita.
In molte zone, si narra che nelle giornate intorno all’11 novembre spunti il sole per scaldare le giornate, in memoria di San Martino e della sua generosità.
Le feste e le storie ci aiutano ad entrare in contatto con un mondo non tangibile, ma reale, e con la nostra parte spirituale. Riviverle durante l’anno ci permette di ripercorrere questi momenti durante gli anni e di creare dei ricordi per i bambini che li ritroveranno crescendo.
Le classi della scuola elementare preparano le lanterne con barattoli di vetro e carta velina, a volte fanno un pane dolce con uvetta e frutta secca, che verrà consumato alla fine della camminata delle lanterne.
Sotto vedete i disegni alla lavagna di diverse scuole nel mondo. Si disegna alla lavagna per raccontare una storia, e i bambini disegnano nei loro quaderni, per permettere l’apprendimento anche attraverso i colori e i particolari, ad ogni età.